Rischio Vulcanico
Il vulcanismo in Italia deve la sua origine ad un ampio processo geologico che ha interessato tutta l’area mediterranea, legato alla convergenza tra la placca tettonica eurasiatica e quella africana.
Il processo, iniziato 10 milioni di anni fa, contemporaneamente alla costruzione dei rilievi montuosi della catena appenninica, è dovuto allo scorrimento della placca africana sotto quella euroasiatica e alla conseguente formazione di aree caratterizzate da vulcanismo. È infatti in queste aree che, all’interno della terra, si realizzano le condizioni per la formazione dei magmi e per il loro trasporto verso la superficie.
Sebbene meno frequenti e devastanti dei terremoti, le eruzioni vulcaniche rappresentano un forte rischio per le zone densamente popolate del territorio italiano.
Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri”
Vulcani attivi in Italia
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp
La Regione Molise, Servizio di Protezione Civile, ha individuato gli indirizzi operativi regionali per la pianificazione della risposta regionale in caso di eruzione del vulcano Vesuvio, alla luce del disposto normativo di cui alla Direttiva del 14 febbraio 2014, recante le “Disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio”, pubblicata sulla G.U. n. 108 del 12 maggio 2014 e del Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 2 febbraio 2015, recante “Indicazioni alle Componenti ed alle Strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile, inerenti l’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell’evacuazione cautelativa della popolazione della Zona rossa dell’area vesuviana”, pubblicato sulla G.U. n. 75 del 31 marzo 2015.
Il documento tecnico è ancora in bozza in quanto si stanno acquisendo le condivisioni con tutti gli Enti coinvolti.
L’analisi della normativa di settore e la necessità di una pianificazione regionale dell’emergenza, valutata la vicinanza del territorio regionale all’area vesuviana, abitata da quasi un milione di persone, impongono una valutazione delle azioni di risposta all’emergenza da parte della Regione Molise.
Il documento rappresenta un primo elaborato di massima che stabilisce lo scheletro delle azioni regionali da mettere in campo, rimandando a successivi documenti il dettaglio degli aspetti della pianificazione d’emergenza e la redazione di un Piano di Emergenza per il Vesuvio della Regione Molise.
In caso di evento eruttivo, le indicazioni del Capo Dipartimento definiscono le azioni statali e regionali da attuare per consentire agli abitanti dell’area vesuviana di posizionarsi in area sicura ed attendere che I’emergenza si concluda, tutto ciò anche con il supporto del sistema regionale di protezione civile.
Affinché ciò possa verificarsi è necessario che venga realizzato un piano d’emergenza che possa contenere aspetti tecnico-logistici per gestire al meglio la fase emergenziale, passando per una condivisione con tutti i soggetti interessati, sia in territorio campano, che molisano.
La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2014 ed il Decreto del Capo del DPC del 2015, pocanzi citati, stabiliscono che ogni Regione deve assicurare l’ospitalità della popolazione residente nel comune gemellato.
La Regione Molise è stata gemellata con il Comune di Massa di Somma, pertanto questo documento sarà la base per l’individuazione dei percorsi logistici ed amministrativi da condividere con lo stesso Comune, la Regione Campania ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
La stessa Direttiva rinvia alla dichiarazione dello stato di emergenza per il rischio eruzione del vulcano Vesuvio, l’individuazione delle risorse economiche per far fronte all’emergenza, per cui questo documento non contiene previsioni finanziarie, sebbene con la stesura del Piano di Emergenza, sarà possibile stimare le spese di massima per l’attuazione dello stesso.
La copertura delle spese sostenute dalle singole amministrazioni, non potrà che avvenire nel limiti delle risorse stanziate dalla dichiarazione dello stato dl emergenza e dalle successive disposizioni.
“Carto_01_Direttiva PCM_14.02.2014__Vesuvio_Zona Rossa.pdf”
“Carto_02_Direttiva PCM_14.02.2014__Vesuvio_Zona Rossa.pdf“
Ultimo aggiornamento
14 Dicembre 2022, 10:54